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A spasso per Rende, il Borgo dei Musei

A spasso per Rende, il Borgo dei Musei

Esiste un borgo medievale, a due passi da Cosenza, dove è possibile ammirare dal vivo niente meno che un’opera grafica di Pablo Picasso (“La Célestine”, 1968. Acquatinta, 14.5×7.5 cm). Siamo a Rende Vecchia e “La Célestine” è solo una delle strabilianti sorprese che ci riserva il “Borgo dei Musei”, la leggendaria Arintha che svetta su un colle panoramico”.

 

Il nostro tour alla scoperta di RendeBorgo dei Musei”, si snoda tra vicoli e palazzi storici, vero e proprio concentrato artistico che parte da lontano per arrivare fino ai giorni nostri.

Prima tappa, il MAON (Museo dell’Arte dell’Otto e del Novecento), con sede a Palazzo Vitari, edificio che un tempo ospitava il Convento delle Clarisse. Questo museo  offre una panoramica completa delle opere di Achille Capizzano, oltre a grafiche di Braque, Dalì, Max Ernst, Balla, Campigli e Fontana, le famose “sedie” di Ceroli e una cinquantina di artisti calabresi tra i più rappresentativi del Novecento (Rotella, Marasco, Di Sarro, Guerrieri, Gallo, Pirri, Berlingeri, Magli, solo per dirne alcuni).

Un’opera-passerella che congiunge idealmente e fisicamente Palazzo Vitari a Palazzo Zagarese, sede del Museo Civico. Superata la Sezione Antropologica, con una collezione di costumi arbëreshë rappresentativi di diverse aree calabresi, visitiamo la Pinacoteca per restare abbagliati dai tratti fiamminghi della “Madonna della Purità”, di Dirk Hendricksz, e dal capolavoro di Mattia Preti “Il Soldato”.

Ci dirigiamo verso il Castello Normanno, sede dell’ennesima galleria: il Museo d’Arte Contemporanea Bilotti. Frutto delle donazioni private di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, è un incontriamo di espressioni artistiche tra le più varie, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia alle installazioni, perfettamente integrate nell’architettura storica di un edificio imponente. Accanto all’esposizione permanente di artisti del calibro di Andy Warhol, Claudio Abate, Ceroli, Ontani e Ceccobelli, si alternano quelle dei più giovani Dynys, Galliani, Guentalina Salini, Pietro Ruffo – il cui Carro Armato Tedesco, in legno e biglietti di preghiere ebraiche, occupa un’intera sala – e le mostre temporanee.

La passeggiata nel centro storico di Rende, “Borgo dei Musei“, ci regala scorci suggestivi, come quelli incorniciati dalle strette arcate dei vicoli che conducono al quartiere ebraico della Giudecca, chiese barocche dal fascino inalterato, come Santa Maria Maggiore, e una chicca inaspettata, che sarà molto apprezzata dagli amanti del cinema e del teatro: il piccolo Cinema Santa Chiara, il più antico della provincia di Cosenza e il più longevo della regione (dal 1925 al 1979), ancora in attività dopo un restyling che lo ha reso all’avanguardia e accessibile a tutti.

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