Stagione 2016-17

Verso l’attore

Verso l’attore

Spettacoli, laboratori, incontri

All’insegna di “Verso l’Attore“, la stagione 2016-17 del TAU, compie un percorso iniziato idealmente nel 2014 con l’iniziativa dedicata al trentennale eduardiano, partita dall’Unical, che ha percorso l’Italia e varie università del Sud, e prodotto un progetto editoriale su Eduardo.

Percorso proseguito con la presenza al TAU in varie occasioni del più importante attore-regista italiano contemporaneo: Toni Servillo. Ed è proprio alle forme attoriali (tra teatro e cinema) che è stata dedicata l’iniziativa di chiusura della stagione, “Pensare l’attore” (convegno internazionale, spettacoli e incontri con gli artisti, proiezione di film) che ha visto, accanto a importanti studiosi, ancora la presenza di Servillo, oltre a quella di attori e registi, come Marco Paolini, Gabriele Vacis e Roberto Andò.

L’attore-autore è dunque il fil rouge degli spettacoli presentati: nel capolavoro di Eduardo, Filumena Marturano, spettacolo d’apertura firmato da Liliana Cavani e interpretato da Geppy Glejesis e Mariangela D’Abbraccio; in un drammaturgo come Goldoni (che ha “scritto” il suo teatro a fianco degli attori con cui ha “riformato” la Commedia
dell’Arte); nella “riscrittura noir” della Locandiera di Edoardo Erba, messa in scena da Roberto Andò su misura per un’attrice come Laura Morante. Proseguendo quindi con attori-autori che hanno segnato il Novecento, come Raffaele Viviani, su cui Massimo Ranieri ha costruito, per la regia di Maurizio Scaparro, un vitale spettacolo
di prosa e musica, Teatro del Porto.

Dedicando ancora un’attenzione particolare ad artisti di prestigio internazionale, che hanno fatto del lavoro collettivo con gli attori il centro della loro sperimentazione: Emma Dante, con uno spettacolo di grande suggestione come Le sorelle Macaluso; Romeo Castellucci che, con la sua Socìetas Raffaello Sanzio, ha “rigenerato” frammenti di un suo eccezionale spettacolo, il Giulio Cesare shakespeariano, in una nuova forma anche spaziale; Eimuntas Nekrošius che con i suoi attori di Meno Fortas ha trascritto per la scena un testo di Franz Kafka, Un digiunatore. Senza dimenticare una delle figure di attore-autore tra le più originali e intelligenti della scena contemporanea, Antonio Rezza, che ritorna all’Unical insieme a Flavia Mastrella con, Anelante.

Punto di forza di questa stagione, come consuetudine, è la connessione di laboratori e incontri con la presenza di artisti e spettacoli. In tal senso, prologo significativo alla stagione è l’incontro con un regista come Gianni Amelio, che da sempre fa interagire il suo cinema con una forte attenzione al lavoro con gli attori, e che presenta il
suo primo romanzo, Politeama. Ed epilogo altrettanto significativo è il laboratorio di drammaturgia dell’attore tenuto da Teatri Uniti sul testo del loro nuovo spettacolo, riscrittura tra teatro e cinema in chiave di “commedia sexy all’italiana” dell’Otello shakespeariano, Quel gran pezzo della Desdemona.

E a William Shakespeare, a conclusione dell’omaggio pluriennale in occasione del quarto centenario della morte, viene dedicata un’intera giornata di mise en espace con gli studenti del Dams intorno alla Tempesta.

L’interazione teatro/cinema è un altro dei fili conduttori della stagione: dal ciclo dedicato ai “Film di Fata Morgana” in occasione del decennale della rivista e del numero speciale su “Italia” (con la terza edizione della rassegna Viaggio in Italia), al convegno su una figura fondativa del Dams Unical, Maurizio Grande, indimenticato studioso di cinema e teatro. Così come viene confermata la presenza di un cineasta tra i più importanti del nostro cinema, Michelangelo
Frammartino, che torna a lavorare per un progetto insieme ai nostri studenti.

Impulso particolare viene dato alle arti visive e alla musica, nelle interazioni con teatro e cinema. Il compositore di musiche per film e per la scena, Paolo Vivaldi, ha lavorato con gli studenti intorno a Musica per immagini e immagini per musica. Una performance-concerto di Alessio Calivi, realizzata con un visual artist, Noil Klune, nel progetto denominato Kim Ree Heena, mette di nuovo in empatia musica e immagini.

Fino alle due mostre che aprono e chiudono la stagione: quella grafica, per la rivista Fata Morgana, di un maestro
come Bruno La Vergata, e le tele-ritratti di un altro maestro di fama internazionale come Mimmo Paladino, dedicate a drammaturghi e attori, esposte negli spazi TAU in occasione dell’iniziativa “Pensare l’attore“.

Far interagire innovazione e tradizioni, artisti italiani e internazionali, campi di ricerca e momenti spettacolari, laboratori e mise en espace, sperimentazioni e classici, cinema e teatro, attori e autori: questa ormai la modalità fertile di operare in un complesso di spazi di spettacolo e ricerca unico nel panorama universitario
italiano.

 

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