Interviste e recensioni

“Pensare l’attore”: conferenza-spettacolo di Marco paolini

“Pensare l’attore”: conferenza-spettacolo di Marco paolini

Non sono un esperto di Internet, non sono un utente dei social. Non conosco la meccanica quantistica, né le Neuroscienze e la fisica, né la robotica e le intelligenze artificiali. Ma tutto questo mi riguarda e mi
interessa. So che la mia vita sta cambiando grazie o per colpa delle tecnologie che da queste innovazioni
derivano e di cui faccio uso anch’io come i miei simili. Provo a riflettere a voce alta su questo mettendo
insieme piccole storie unite da un filo di ragionamenti. Una volta, nelle veglie invernali si chiamavano filò le narrazioni degli anziani che raccontavano qualcosa di unico e prezioso. Senza presunzione di riuscirci ritengo necessario provare a narrare il nostro tempo crisalide”.

Marco Paolini

 

Marco Paolini è attore, autore e regista. Dagli anni Settanta al 1994 ha fatto parte di vari gruppi teatrali. È in uno di questi, il Teatro Settimo di Torino, che inizia a raccontare storie, nascono gli “Album”, i primi episodi di una lunga biografia collettiva che attraversa la storia italiana dagli anni ’60 ai giorni nostri, fino a immaginare il futuro prossimo con il nuovo Album Le avventure di Numero Primo.

Noto al grande pubblico per Il racconto del Vajont, si distingue quale autore e interprete di narrazioni di forte impatto civile (I-TIGI racconto per Ustica, Parlamento chimico, Il Sergente, Bhopal 2 dicembre ’84, U 238, Miserabili) e per la capacità di raccontare il cambiamento della società attraverso i dialetti e la poesia sviluppata con il ciclo dei Bestiari.

Appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio, al suo
mutarsi, alla storia (come nel Milione) e al suo evolversi (Numero Primo). Artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, sa portare quest’arte antica al grande pubblico con memorabili dirette televisive (tra cui i recenti ITIS Galileo e Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute, seguiti da quasi due milioni di telespettatori su La7). Dopo la Ballata di uomini e cani. Dedicata a Jack London, nel 2017 debutta con giovani attori del Teatro Nazionale Palestinese in Amleto a Gerusalemme e con un nuovo Album, Le avventure di Numero primo, dedicato alla tecnologia.

Nel 1999 ha fondato Jolefilm, la società con cui produce tutti i suoi spettacoli e con cui sviluppa la passione per il documentario e il cinema realizzando opere che hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico e di critica (dal pluripremiato Io sono Li di Andrea Segre, al recentissimo La pelle dell’Orso di cui è coautore con Marco Segato oltre che interprete).