Oscenica

Negli anni dell’individualismo sfrenato, in cui l’altro da noi è una minaccia, un nemico da cui difenderci, il teatro è conflitto, incontro/scontro tra realtà diverse. 
La buona drammaturgia è una guerra in cui hanno tutti ragione, e l’unico stratagemma per porle fine è il confronto.

Da queste riflessioni nasce Oscenica, il cui obiettivo è portare davanti al pubblico un’attenta selezione di spettacoli di caratura nazionale e internazionale, i quali, lontani dal mero intrattenimento, riportino lo spettatore in un contest di grandi domande, di passioni intense, di sorrisi, lacrime e meraviglia: di vita.
In un territorio in cui la drammaturgia contemporanea è stata una grande assente, Oscenica vuole far si che, come diceva un grande maestro, il teatro sia, ancora, quel luogo in cui I panni sporchi si lavano in pubblico.

È stata l’edizione numero zero per “Oscenica – nuove frontiere del teatro contemporaneo”, la rassegna
ideata e diretta dal collettivo Divina Mania con la direzione artistica di Mauro Lamanna e Gianmarco Saurino e quella organizzativa di Pietro Monteverdi e Rosy Chiaravalle.

La giovane associazione catanzarese 
sin dalla nascita si è posta l’obiettivo di portare in Calabria nomi importanti del panorama artistico nazionale e internazionale, figure con le quali i fondatori, Lamamma e Saurino, hanno collaborato e collaborano da anni sui palchi più importanti d’Italia. Giovani audaci che vogliono rendere vivi i luoghi che abitano: da questa necessità nasce “Oscenica” il cui obiettivo è consegnare al pubblico un’attenta selezione di spettacoli che, lontani dal mero intrattenimento, riportino lo spettatore a guardarsi e interrogarsi su sé stesso e sulla realtà che lo circonda.
Sette gli appuntamenti in stagione, da dicembre a maggio, che invertono la rotta, sul piano artistico e culturale, senza dimenticare le realtà virtuose già presenti sul territorio calabrese.

Per questo motivo “Oscenica” non solo inserisce in cartellone alcuni spettacoli di autori e artisti calabresi che hanno riscosso successo di pubblico e critica in tutta la Penisola, ma trasforma il foyer del Teatro Comunale in una vera e propria mostra “in divenire” allestita con le opere realizzate dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
 Il 9 dicembre del 2017 Oscenica ha inaugurato con “La Merda” di Cristian Ceresoli con Silvia Gallerano. Per la prima volta
a Catanzaro l’opera che ha letteralmente scioccato il mondo, oscar del teatro con il premio Edinburgh Fringe First Award 2012 for Writing Excellence. “La Merda” è un monologo straordinario, brutale e disturbante sulla condizione umana. La bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio, di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.

Il 27 gennaio sul palcoscenico del Comunale è arrivata la compagnia calabrese Scena Verticale con il pluripremiato “La Borto” di e con Saverio La Ruina. Spettacolo vincitore del Premio HYSTRIO per la Drammaturgia e Premio UBU come Miglior testo italiano, ricevuti entrambi nel 2010, La Borto è la storia di una donna in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo maschili. Vittoria, con toni ironici, realistici e visionari, racconta il suo calvario in un sud arretrato e opprimente.
 Il 9 febbraio Davide Sacco e Gianmarco Saurino hanno portato in scena “Condannato a morte. L’inchiesta”, un’accurata indagine su uno dei temi più complessi della società moderna e contemporanea: la pena capitale. In scena uno dei padroni di casa, Gianmarco Saurino, in un’interpretazione a più ruoli in cui il protagonista esprime le sue ragioni contro quella di Stato e il senso comune di ‘giustizia’.
 Sulle tavole del Comunale il 16 marzo è arrivata la compagnia Lafabbrica con “Da soli non si è cattivi. Tre atti unici” per la regia di Fabiana Iacozzilli. Dai racconti dell’autrice Tiziana Tomasulo tre storie che raccontano un mondo claustrofobico fatto di ossessioni, manie di grandezza e desideri di vendetta. Incapaci di amare, i personaggi di Da soli non si è cattivi si vergognano profondamente di ciò che sono. Non si sentono all’altezza e per questo sono rigonfi di rabbia e condannati alla solitudine.

Il 7 aprile Oscenica ha ospitato la compagnia Musella Mazzarelli con “Figlidiunbruttodio”, spettacolo vincitore del Premio In-box 2010, scritto e interpretato da Paolo Mazzarelli e Lino Musella. Due storie che sembrano non avere nulla in comune, una ambientata nel mondo televisivo, e l’altra, a far da contrappunto, nella Spazzautra in cui vivono due poveri cristi senza futuro. I personaggi di entrambe le storie non hanno speranze, ma sono convinti di averne. Sono figli diversi e illegittimi di un tempo comune, figli di un brutto Dio.

Il 4 maggio è stata la volta della compagnia Teatrodilina con “Le vacanze dei signori Lagonìa”, scritto da Francesco Colella e Francesco Lagi. In scena una coppia di anziani signori: lo stesso Colella (attore catanzarese premiato all’Ubu) nei panni della signora Lagonìa, e Mariano Pirrello, nel ruolo del marito. Il racconto che i signori Lagonìa ci offrono è quello del loro amore spietato e dolce, a tratti dispotico o molesto, che noi ci troviamo a spiare. L’epica di un matrimonio durato quarant’anni e di questo giorno qua, che non è un giorno qualsiasi della loro vita.

A chiudere l’edizione numero zero, il 26 maggio, Fortebraccio Teatro con “Cantico dei Cantici” di e con Roberto
Latini, tra gli attori più acclamati dalla critica e dal pubblico. Uno spettacolo inatteso e potente, un canto d’amore toccante e disperato che diventa inno alla bellezza, insieme timida e reclamante. Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature. Pervaso di dolcezza è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi.

Programma della stagione

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Corso Giuseppe Mazzini, 84, 88100 Catanzaro CZ, Italia

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oscenicacz@gmail.com

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